Novità di fine estate
mercoledì, 12.10.2011
L’estate sta finendo..un anno se ne va, raccontava una vecchia canzone dei Righeira a metà degli anni 80′, in realtà l’estate è già finita da una ventina di giorni, solo sulla carta però, perché le temperature sono sempre state belle elevate a parte questi ultimi giorni, temperature che hanno permesso però di arrampicare il più possibile, magari con condizioni non sempre ideali per il caldo, ma con tempo sempre stabile per uscite anche lunghe sulle nostre montagne.
Siccome la mia memoria comincia a essere un po’ ballerina vi riassumo a giornate sparse un po’ della mia attività in quest’ultimo periodo, che ritengo valga la pena di raccontarvi anche perché fino ad adesso sui gradi un po’ più elevati sono sempre stato respinto. Comincio dalla falesia vicino a casa, Olivo il posto di cui vi avevo già parlato di “Pappataci” una delle più bei tiri della busa e non solo, qui Gerhard ha chiodato un altra perla chiamata “Conti d’Arco” e dedicata al famoso bar frequentato dagli arrampicatori, gestito da Pio e Andrea, oramai un istituzione. La via sale una grande prua strapiombante, proprio sopra il centro di Arco, e dopo venti metri di grande resistenza offre un difficile passo di blocco all’uscita che assesta il grado intorno all’8b. Con Luca “Canon” abbiamo ripetuto questa via durante una pausa dei Campionati del Mondo durante il secondo we di luglio, visto che entrambi eravamo impegnati come speaker durante la manifestazione, Luca per la RAI e io nel parterre.
A fine agosto per scappare un po’ dalla calura, week-end lungo con la famiglia nelle falesie del Brianconnais; primo giorno a Rue de Masques falesia di conglomerato nei pressi di Mt. Dauphin, e anche se qualcuno me l’aveva sconsigliata sono riuscito comunque a trovare un settore con vie divertenti e interessanti dove passare una bella giornata di arrampicata. Le migliori croix sono state “Carosses et citrouilles” 8a, salita a vista e “La légende de Tardinio” 8a+ fatta in tre giri, due belle vie di resistenza su buchi e piccole tacche. I due giorni successivi gli abbiamo passati nella Vallée de l’Onde, nella falesia di Entraygues, la falesia è molto piccola e offre molte vie interessanti dal 7c in su, il resto sono vie sopratutto buone per il riscaldamento, invece bellissima è la valle dove si trova, selvaggia e poco frequentata merita sicuramente una visita, anche solo per fare qualche bella escursione. Qui in due giri ho salito l’8a di “Sika karai de rika zarai”, per poi cadere flash all’ultimo movimento di “Deltaplane man,” un 8b bello corto e intenso, con una spallata finale veramente furiosa, dove sono caduto per altre tre volte prima di dover alzare bandiera bianca. Per consolarmi però sono riuscito sempre flash sull’8a+ di “La Rotule”, una delle ultime nate della falesia, sempre con lo stesso e inconfondibile stile tres bloc.
In una giornata di super caldo di questo agosto con Marzio ci siamo presi un pomeriggio per andare a fare una bella via che vale sicuramente la pena ripetere, si tratta della “Giovanni Segantini”, sul Colodri a due passi dal centro di Arco, offre un arrampicata sempre varia e mai banale anche nelle lunghezze più semplici, qui su planetmountain trovate la relazione oppure non esitate a contattarmi.
Per finire ecco un po’ di novità dalla Val Camonica, dove in questo periodo c’è gran fermento e un sacco di arrampicatori motivati a fare cose nuove. Cimbergo posto di cui vi avevo già parlato è in continua espansione e i vecchi progetti cominciano a prendere forma, qui ho ripetuto due vie liberate da Berni valutate intorno all’ 8a+/b e liberato un altro progetto intorno all’8b/b+, i gradi sono ancora da confermare quindi chi è interessato si faccia avanti, le vie sono tutte cinque stelle, le prime due sono venticinque metri di tiro, passi di blocco e resistenza creano un mix perfetto per mettere a dura prova le vostre braccia, mentre la via da me liberata è un po’ più bloc, anche se alla fine andavo di ghisa lo stesso. Ultima ma non di importanza è la nuova falesia di Mine, dove i lavori sono ancora in corso, un bel muro di una trentina di metri con una quindicina di vie, qui ho liberato un tiro di gran resistenza riuscendo a saliro on sight, il grado proposto con Luca Gatti che lo ha ripetuto subito dopo è sull’8a, però anche qui essendo roccia nuova e ancora un po’ da pulire si attendono ripetizioni.