En Attendant…Cristian
mercoledì, 8.10.2003
E’ stata una lunga estate, lunga e calda, molto calda… già all’inizio di giugno le temperature erano insopportabili, ma la prima domenica del mese sono riuscito a liberare il famoso “En Attendant Berhault, il più spettacolare progetto del finalese”, come l’ha chiamato Andrea Gallo. La via si trova nella grotta della strapatente a Boragni, ed era stata chiodata da un gruppo di arrampicatori genovesi capitanati da Gigi Passalacqua e Massimo Rissotto, all’inizio degli anni 90. Numerosi sono stati i suoi pretendenti fino ad oggi, e qualcuno aveva cominciato a supporre che senza scavare un appiglio non si sarebbe riusciti a passare. Meno male che dalle supposizioni non si è passato ai fatti questa volta, così il fascino di questa linea è rimasto intatto.
Su “En Attendant Berhault” avevo già fatto un timido tentativo circa tre anni fa, in compagnia di Marzio (Nardi n.d.r.), e quella volta non eravamo riusciti a trovare la chiave del rebus del passaggio d’uscita. Quest’inverno avevo incontrato François Nicole che, nei suoi soggiorni finalesi, provava il tiro e mi aveva detto che, secondo lui, si riusciva a sorpassare la sezione chiave tenendosi leggermente a sinistra dei chiodi… Così, accompagnato da un silenzio quasi irreale – malgrado in falesia ci fosse parecchia gente – al terzo tentativo della giornata sono riuscito a passare la sezione chiave, e dopo l’applauso di tutto il pubblico presente, ho raggiunto la sosta. Penso che il grado sia attorno all’8b+, anche se gradare una via in quelle condizioni di caldo è estremamente difficile… Quindi aspetto con ansia il parere di eventuali ripetitori.
Visto che il caldo continuava imperterrito, mi sono spostato in Valle di Gressoney, nel nuovo regno di mister Alberto Gnerro. Qui il prode biellese ha trovato un nuovo gioiellino, di quelli che mettono a dura prova qualsiasi avambraccio. Una falesia che propone gradi per tutte le difficoltà, con una concentrazione maggiore per i gradi dal 7a all’8a. Il tutto al “fresco”, visto che fino alle tre del pomeriggio si scala all’ombra e si è a quasi 2000 metri di quota. Qui sono riuscito nella prima ripetizione di Lucky Man, una via interamente naturale, con una sezione micidiale su piccole tacche lunga una quindicina di metri, a cui se ne aggiungono un’altra quindicina di grande continuità su prese più piatte; il grado è intorno all’8c… ed è proprio una via bellissima!. Alberto prossimamente vi svelerà le coordinate per raggiungere la falesia, quindi: stay tuned…
Nel pellegrinare alla ricerca dell’ombra eccomi di nuovo a Vernante, qui riesco a salire a vista l’iperfisica “Agio”, un tiro di 8b di Severino (Scassa n.d.r.). Quindi spostamento verso le dolomiti, in Val San Nicolò (Val di Fassa) dove ripeto le due classiche, “Kendo” e “Looping”, due 8b di carattere! A Pian Schieveneis (Sella), invece, ho salito a vista un 8a+ e un 8a, e altri due 8a sempre nello stesso stile a Laste (Rocca Pietore – Marmolada). Per finire in Zillertal ho ripetuto in tre giri Silrmarillion, un 8b boulderoso, con una sezione chiave di una decina di movimenti, e un blocco di 7c+ /8a.